mercoledì 3 febbraio 2010

L'armamento - deviatoio

Come solito Vi fornirò le informazioni strettamente necessarie, ne di più nè di meno...
Pertanto, oggi Vi fornirò qualche informazione sui deviatoi.

Deviatoio o  scambio:
Dispositivo di armamento che permette ed assicura il passaggio di rotabili da un binario ad un altro che da esso si dirama, oppure la confluenza da un binario ad un altro.



Il deviatoio è costituito da una parte fissa ed una mobile, rispettivamente il telaio aghi e cuore del deviatoio.
Vi sono inoltre altre parti fisse:
  • rotaie intermedie, che collegano tra loro i talloni degli aghi e la punta del cuore;
  • controrotaie: applicate alle rotaie esterne in corrispondenza dello spazio nocivo, per evitare il rischio che in tale zona il bordino della ruota del treno possa instradarsi verso il lato opposto rispetto a quello determinato dalla posizione del telaio aghi.
Il deviatoio può essere manovrato a mano (manovra a mano) o a distanza (manovra centralizzata), a mano o elettricamente a seconda se dotato di cassa di manovra a mano o cassa di manovra elettrica.
Può assumere due posizioni:
  • normale (verso il corretto tracciato);
  • rovescio (verso la deviata).
Qui di seguito elencherò i diversi tipi di deviatoio:
  • Deviatoio a mano: è manovrato sul posto tramite una leva a contrappeso. L'apparecchiatura che permette tale manovra è detta cassetta di manovra, o macaco :) ;
  • Deviatoio ad aghi legati: gli aghi sono collegati tramite tiranti rigidi;
  • Deviatoio ad aghi slegati: gli aghi sono collegati tramite tiranti non rigidi e manovrabili indipendentemente;
  • Deviatoio con ritorno elastico o Deviatoio tallonabile* con ritorno automatico a molla: è munito di organi di manovra e fermascambitura** che ne permettono il tallonamento da parte dei rotabili e il ritorno automatico alla posizione iniziale. Non può essere perscorso a una velocità maggiore di 30km/h;
  • Deviatoio doppio: è formato da due deviatoi semplici affacciati;
  • Deviatoio elettrico: è azionato elettricamente attraverso una cassa di manovra elettrica;
  • Deviatoio inglese: è posto in corrispondenza dell'intersezione di due binari che si diramano, e permette il passaggio da un binario all'altro in poco spazio. Se il passaggio da un binario all'altro è possibile da una sola diramazione è detto semplice, se il passaggio è possibile da entrambe le diramazioni è detto doppio;
  • Deviatoio intallonabile a comando: può diventare intallonabile col movimento del rotabili;
  • Deviatoio semplice: è formato da un binario rettilineo e da uno in deviata;
  • Deviatoio simmetrico: da cui si diramano due binari con lo stesso angolo di curvatura, sia a destra che sinistra, rispetto al binario primitivo;
  • Deviatoio triplo: è formato dall'accoppiamento di due dev. semplici, le cui coppie di aghi poggiano sugli stessi cuscinetti. Nel dev. triplo, gli aghi di una deviazione costituiscono il contrago per l'altra;
* Tallonamento: è il passaggio improprio su un dev. da parte di
un rotabile che lo impegna da una direzione diversa da quella
normalmente ammessa dalla posizione attuale del telaio.
Intallonabilità: è la non possibilità di permettere il tallonamento.
**Fermascambiatura: insieme degli organi contenuti nella cassa di
manovra elettrica, che a manovra ultimata del dev. fissa il telaio
 degli aghi alla parte fisse del dev., in modo che il telaio non
 possa subire spostamenti a causa degli scuotimenti creati dal
passaggio del treno.

martedì 2 febbraio 2010

L'infrastruttura ferroviaria -> La sede ferroviaria

Prima di affrontare argomenti più complessi sul segnalamento, è necessario che Vi illustri, almeno a grandi linee, "su cosa" circolano i treni. Qui sotto potete trovare un semplice schema a blocchi, che può fare al caso nostro:


Fino ad ora ne abbiamo parlato...Ma cos'è esattamente una linea ferroviaria?
Ebbene, come si evince dalla figura, la linea ferroviaria è l'insieme delle infrastrutture, delle costruzioni civili, dei sistemi tecnologici e delle vie d'accesso per gli utenti e per il personale della manutezione e dei lavori, necessari a far viaggiare un treno tra due stazioni in un determinato momento.

Per ora lasciamo perdere il "gestore dell'infrastruttura", mentre nel prossimo post affronteremo l'argomento "infrastruttura tecnologica"


Oggi ci occuperemo in particolare, della sede ferroviaria, di cui Vi fornisco una breve descrizione:
Sede ferroviaria = Ambito dell'infrastruttura su cui si svolge la circolazione dei treni, caratterizzata da una sovrastruttura sostenuta dal corpo stradale.
Detta così non è proprio comprensibilissima, ma aiutandovi con lo schema sopra potrete comprendere meglio.
Vi inserisco inoltre un altro disegno, che vi aiuterà a collocare visivamente gli elementi della sede ferroviaria:


La sede stradale, è la parte del corpo stradale avente il compito di sostenere direttamente i  carichi della circolazione trasmessi dalla sovrastruttura ferroviaria.
In parole povere....la terra che sta sotto ai binari.

Oltre a questo non starei a raccontare, poiché sono cose belle, per carità, ma per il momento non necessarie.



Fonte:  Impianti Ferroviari - Lucio Mayer
la foto è gentile concessione dell'ing. Luca De-Castro

lunedì 1 febbraio 2010

Storia della ferrovia (Dalle origini al 1990 ca.)

La locomotiva a vapore e riduzione dello sforzo di trazione:


Si attribuisce sovente la nascita della ferrovia all'inghilterra, nel 1804.
Non tutti sanno però, che già nel lontano 1530, sulle strade d'accesso ad alcune miniere del Tirolo, gli operai erano soliti posare due tavole di legno paralelle per agevolare lo scorrimento delle ruote dei carri atti a trasportare i minerali, riducendo così notevolmente lo sforzo dei cavalli da traino.
Ed è giusto anche ricordare che la prima macchina a vapore (costuita da Cugnot nel 1769) iniziò il suo viaggio su una normalissima strada.
Se ne deduce che il salto di qualità sarebbe stato di lì a breve, poiché si iniziava a comprendere che usare macchine con trazione a vapore su rotaie (su ferro piuttosto che legno) avrebbe ridotto di molto la resistenza alla trazione.
35 anni dopo, Richard Trevithick costruì la prima locomotiva a vapore.
Seguirono poi, ad opera di Stephenson, la Locomotion (1825) per la ferrovia Stockton-and-Darlington, e The Rocket (1830) che in una gara di velocità su rotiaia raggiunse i 36 Km/h sulla Liverpool - Manchester.
E in tutta europa, almeno fino all'avvento delle moderne automobili e degli aerei, la costruzione delle ferrovie diede una spinta in più all'evoluzione, nonché alla rivoluzione industriale.